sys.triggers (Transact-SQL)

Contiene una riga per ogni oggetto che è un trigger di tipo TR o TA. I nomi di trigger DML sono definiti a livello di ambito dello schema e sono pertanto visibili in sys.objects. I nomi di trigger DDL sono definiti a livello di ambito rispetto all'entità padre e sono visibili solo in questa vista.

Le colonne parent_class e name identificano in modo univoco il trigger nel database.

Nome colonna

Tipo di dati

Descrizione

name

sysname

Nome del trigger. I nomi di trigger DML sono definiti a livello di ambito dello schema. I nomi di trigger DDL sono definiti a livello di ambito rispetto all'entità padre.

object_id

int

Numero di identificazione dell'oggetto. Valore univoco all'interno di un database.

parent_class

tinyint

Classe dell'entità padre del trigger.

0 = Database per i trigger DDL.

1 = Oggetto o colonna per i trigger DML.

parent_class_desc

nvarchar(60)

Descrizione della classe padre del trigger.

DATABASE

OBJECT_OR_COLUMN

parent_id

int

ID dell'entità padre del trigger. I possibili valori sono i seguenti:

0 = Trigger che hanno come entità padre un database.

Per i trigger DML, corrisponde al valore object_id della tabella o della vista in cui il trigger DML viene definito.

type

char(2)

Tipo di oggetto:

TA = Trigger di assembly (CLR)

TR = Trigger SQL

type_desc

nvarchar(60)

Descrizione del tipo di oggetto.

CLR_TRIGGER

SQL_TRIGGER

create_date

datetime

Data di creazione del trigger.

modify_date

datetime

Data dell'ultima modifica dell'oggetto tramite un'istruzione ALTER.

is_ms_shipped

bit

Trigger creato per conto dell'utente da parte di un componente interno di SQL Server.

is_disabled

bit

Trigger disattivato.

is_not_for_replication

bit

Trigger creato con l'opzione NOT FOR REPLICATION.

is_instead_of_trigger

bit

1 = Trigger INSTEAD OF

0 = Trigger AFTER

Autorizzazioni

In SQL Server 2005 e versioni successive la visibilità dei metadati nelle viste del catalogo è limitata alle entità a protezione diretta di cui l'utente è proprietario o per cui dispone di autorizzazioni. Per ulteriori informazioni, vedere Configurazione della visibilità dei metadati.