Debug remoto tra i domini
Aggiornamento: novembre 2007
Le informazioni contenute in questo argomento sono valide per:
Edition |
Visual Basic |
C# |
C++ |
Web Developer |
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Express |
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Standard |
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Pro e Team |
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Legenda tabella:
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Applicabile |
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Non applicabile |
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Comando o comandi nascosti per impostazione predefinita. |
Il debug remoto comporta comunicazioni bidirezionali tra il debugger di Visual Studio 2005 e Remote Debugging Monitor (msvsmon.exe). Affinché il debug remoto possa essere eseguito, è importante che Visual Studio e msvsmon.exe siano eseguiti con account utente particolari.
Per poter stabilire la connessione a msvsmon, è necessario che Visual Studio sia eseguito con lo stesso account utente utilizzato per msvsmon oppure con un account amministrativo. È inoltre possibile configurare msvsmon in modo da accettare connessioni da altri utenti.
Visual Studio accetta connessioni da msvsmon se msvsmon è eseguito con un account utente che può essere autenticato nel computer che esegue Visual Studio, un account utente locale nel computer che esegue Visual Studio.
Tenuto conto di queste limitazioni, il debug remoto può essere utilizzato in una serie di scenari, tra cui:
Due domini senza trust bidirezionale
Due computer in un gruppo di lavoro
Un computer in un gruppo di lavoro e l'altro in un dominio
Esecuzione di Remote Debugging Monitor (msvsmon) o Visual Studio con un account locale
È quindi necessario disporre di un account utente locale con lo stesso nome utente e la stessa password in ogni computer. Per eseguire msvsmon con un account utente diverso rispetto a Visual Studio, sarà necessario disporre di due account utente in ogni computer.
Un account di dominio può essere mappato a un account locale. Di conseguenza, è possibile eseguire Visual Studio con un account di dominio con lo stesso nome e la stessa password di un account locale configurato in ogni computer.
Nel caso di computer che eseguono Windows XP Professional in un gruppo di lavoro, è possibile che l'esecuzione del debug remoto sia impedita dall'impostazione di protezione locale. Affinché il debug remoto possa essere eseguito, è necessario che i criteri siano impostati su Classico. Questa considerazione non è valida per i computer che eseguono Windows 2000 e Server 2003 oppure i computer che eseguono Windows XP e sono connessi a un dominio.
Per modificare i criteri di sicurezza in modo da consentire il debug remoto tra i domini (Windows XP Professional)
Nel computer locale fare clic su Start e scegliere Pannello di controllo.
Nel Pannello di controllo fare doppio clic sull'icona Strumenti di amministrazione.
Nella finestra Strumenti di amministrazione fare doppio clic su Criteri di sicurezza locali.
In Impostazioni protezione aprire la cartella Criteri locali.
Nella cartella Criteri locali selezionare Opzioni di protezione.
Nella colonna Criteri fare doppio clic su Accesso alla rete: modello di condivisione e sicurezza per gli account locali.
Nella finestra di dialogo Accesso di rete: modello di condivisione e protezione per gli account locali cambiare l'impostazione da Solo Guest: gli utenti locali effettuano l'autenticazione come Guest in Classico: gli utenti locali effettuano l'autenticazione di se stessi e scegliere OK.
Chiudere la finestra e riavviare il computer.
Ripetere i passaggi da 1 a 8 nel computer remoto.
È ora possibile eseguire il debug remoto mediante lo stesso nome utente su entrambi i computer.
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Attenzione:L'impostazione del modello di protezione su Classico può determinare l'accesso imprevisto a file condivisi e componenti DCOM. In questo caso, un utente remoto può eseguire l'autenticazione con l'account utente locale anziché come Guest. Se il nome utente e la password specificati dall'utente remoto coincidono con quelli dell'account locale, tale utente potrà accedere a qualsiasi cartella o oggetto DCOM condiviso. Se si utilizza questo modello di sicurezza, assicurarsi che per tutti gli account utente sul computer siano impostate password complesse oppure configurare un'area di rete isolata per i computer coinvolti nelle operazioni di debug in modo da impedire l'accesso non autorizzato.